venerdì, dicembre 14, 2007

EPILOGO TRAGICOLISERGICO – ULTIMA BREVE PARTE (se dio vole!!!!)


>>>ATTENZIONE: scene raccapriccianti e abbondanza di metonimie, alitoti e sineddochi!!!
>>> Vivamente consigliato solo ad un PUBBLICO ADULTO (con eccezione di quelli di Poggibonsi)
>>> A chi lo legge tutto, un bel panettone omaggio!!


Un boato spazzò l’aria.
Il cielo si fece nero, come fosse notte (uno stormo di storni?).
Una notte tetra e densa, illuminata da lampi viola e amaranto
(de’ s’era pur sempre a Livorno, un’ho mia ‘apito).
Un’infernale aurora boreale che presagiva eventi sconvolgenti.
Mai visti fino ad ora.

In quella Eli, sempre più confusa:
“ma se leli uluqui e lulì ululà, come minchia si fa?”
“l’uovo alla coque si cuoceva 4 minuti? E la mozzarella in carrozza?”
“ma in Nuova Zelanda il cotechino lo faranno? No, perché a me mi piaceva…”
“ma se è ormai assodato che tanto mi da tanto, poco mi da poco?”
“perché sul pacchetto delle Camel hanno disegnato un dromedario? Le chiamassero Dromedagg…”
“ma se è arrivato l’arrotino e l’ombrellaio, il lavoro sarà subito, immediato?”
“ma se la mia cucina fa fumo, lui toglierà il fumo dalla mia cucina a gas?”
[…]

Annunciata da tuoni impressionanti, una fitta pioggia di rospi purpurei si schiantò al suolo con foga luciferina.
Sciami di locuste impazzite venivano allora scaraventate al suolo in mezzo ad una bufera di sabbia che tutto ricopriva.
Anche i pesci rossi - ebbri ormai di vino – venivano trascinati dal vento, sotto lo sguardo atterrito di gatti sobri dall’aspetto abulico.
Torme di cani si accoppiavano selvaggiamente mentre un Signore randellava di santa ragione l’uomo grasso e pelato che –impassibile – sorrideva in mezzo a tale sfacelo.
Così imparava!!! (che gliene fregava a lui del Cane che gli avevano affidato…).

Poco lontano, al Civili, nel bagno dei disabili/delle disabili:
“de’ ma che è sto popò di casino.
Uno un pole fassi na ‘anna in pace che viene giù ‘r mondo….”
La porta si aprì, lentamente.
Lo scenario era devastante: oltre il corpo collassato del diversamente abile (che da circa un’ora bussava alla porta invano), si stendeva una polvere postatomica che copriva tutto (o erano pringols?).
“De’ ma iccheccianno messo nell’erba? Boia dè!
Artro che funghi allucinogeni!! De’ vai c’è anche l’ornitorinco (boia bellino)!!!”
Una pantegana mutata coperta di pringols fluorescenti si aggirava stranita tra cadaveri e vetri rotti…
Il troppo era troppo: il gatto abulico si tolse la vita con l’harakiri rituale delle foreste norvegesi.
Commovente.

Ormai enormi crepe squassavano le strade e i palazzi.
Come in un bestiale Poldergaist, di quelli a cui pochi hanno avuto la ventura di assistere.
Tranne forse quella volta in via Garibaldi quando… (ma questa è un’altra storia)

Poche storie: la decisione era presa ed era irrevocabile.
E l’individuo messianico lo sapeva.
Del resto stava sul cazzo un po’ a tutti. Il sondaggio parlava chiaro: era stato nominato.
Si aggirava con gli occhi sbarrati in tanta distruzione rimuginando tra se’ e se’:
“di nuovo, è successo di nuovo….
…come quell’altra volta. Barabba, Barabba. Tutti ad urlare ‘sti ‘nfami….”

Avanzava anche l’essere. La sua marcia sembrava inarrestabile.
Stringeva tra le mani, ancora madide di sangue e di polvere, la micidiale arma.

Risuonava però in lontananza una voce gracchiante:
“abbiamo mela, pera, pesca, susina, popoune…”
Agghiacciante: ma cos’era ‘sto popoune?
E poi gli sembrava il momento?
A chi lo voleva vendere?
E poi: ma vendeva una mela sola? A quanto?
Ma la ciliegia e la fragola NO??? (scandaloso!!!)
Era troppo: l’arrotino e l’ombrellaio si avventarono su di lui.
La GIUstizia (con la GIU maiuscola) aveva trionfato.
Lavoro subito, immediato.
Il gatto abulico era finalmente vendicato.

La bramosia di sangue dell’Essere era però immensa.
Non si accontentava.
Due colpi secchi squarciarono l’aria…
Il corpo dell’Uomo Messianico giaceva lì riverso. Ormai esanime.
Accanto a lui – alla sua destra – il corpo dell’uomo del popoune, con uno strano sorrisetto sulle sue labbra serrate.
Pare l’Uomo Messianico - in un ultimo impeto - l’avesse rassicurato circa il suo trasferimento in un Regno di non si sa che cosa, dove il pover’uomo potesse vendere in santa pace i suo 4-5 frutti (uno per tipo).
Lontano dalla banda dell’Arrotino e dell’Ombrellaio.
Ma c’era da fidarsi? Lui comunque se la rideva (pur già in via di raffreddamento)...

Gli occhi dell’Essere brillavano ora nella più completa oscurità (sempre gli storni?).
Anche stavolta la sua mira non aveva fallito….
Il Destino era compiuto. Il suo compito era finito ed il suo corpo si smaterializzò all’istante svanendo nel nulla (forse anche grazie ad un fulmine venuto giù dal cielo, ma questa è un’altra storia).

Tante domande si affollavano nella mente di ELI:
“e ora? Che cosa dirò a mio marito?”
“ma che ore saranno nella terra dei Maori? Ci saranno le mezze ore di fuso orario come in India?”
“ma il Dodo non era estinto da anni? Ma allora che ci fa appollaiato sulla balaustra di fronte?”
“immergendo un corpo in un fluido, che tipo di spinta ottengo?”
“ma sarà poi vero come dicono che horse vuol dire cavallo? E allora orso come si dice caval?”
“ma non avrò messo il sale nel caffe? Ora mi spiego...”
“ma perchè la gente compra i lavelli di resina? ”
“ma se è pur vero che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, dietro ogni grande donna cosa c’è?
Il loro grande bambino?”
“ma se l’arcivescovo di Costantinopoli ci disarcivescovizzasse…”
[…]

Era la fine!!!! Ed era giunta l’ora di intervenire. In maniera risoluta ed inequivocabile.
Omini distinti vestiti di bianco - si dice sempre l’Arrotino e L’Ombrellaio (ma pare una leggenda) – la vestono alla moda con la tipica camicia bianca inamidata e la portano via.
Senza colpo ferire la impacchettano con allegati:
1 - una confezione di cotechini per famiglie (della Florida);
2 - un Popoune (?????);
3 - pastasciutta e tortellini (non sia mai!!!);
4 - il santino di Padre Pio (vabbeh una caricatura in realtà…);
5 - un colbacco da notte (il freddo non perdona si sa);
6 - il subbuteo Pizzaballa (versione mignon);
7 - un gatto abulico impagliato (un caro ricordo)
8 - Mezza bottiglia di pampero anniversario (non si sa di cosa)
9 – La foto di un certo Nando.


PACCOCELERE INTERNAZIONALE
…..per la Tasmania (ooops)


NOT NEVER BE CONTINUED …

P.S.
Intanto pare (pare) si fosse trasferito da pochi giorni alle Isole Tonga un giovane del 1977.
Un tale GianDomenico….
Cosa ci facesse là nessuno lo sa.
L’unica cosa è che pare si lamentasse di aver sbagliato pacchetto viaggi (ma ormai aveva finito i risparmi).
Parlava di costruire una zattera per fare rotta a sud, fidando negli Alisei….
(ma questa è un’altra storia…)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè non alle samoa????

Anonimo ha detto...

Fatica sprecata...
...tanto lo faccio risorgere.
Al massimo in 3 giorni.

Firmato:
QUALCUNO MOLTO IN ALTO

Eli ha detto...

citazioni individuate:
frankenstein jr.
magnolia
mr. hula-hoop
un pizzico di trainspotting
un ovvio terminator
biancaneve???
qualcuno volò sul nido del cuculo..
..e per finire un tocco di Cast Away!
tutte rigorosamente casuali e non volute,vero, Signore col cane?

Anonimo ha detto...

De', e Maico?
E so ma'?
E so' pa'

Anonimo ha detto...

???

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