giovedì, maggio 03, 2012

Se fossi una tartaruga

Ovvio che arriva il momento.

Me lo aspettavo perche' i segnali c'erano tutti: il lavoro sicuro, un marito di cui sono follemente innamorata, la voglia di comprare casa e - soprattutto - di avere un gatto e, the last but not the least, le amiche intorno che cosi' incautamente continuano a figliare una dopo l'altra.

Hanno giusto aspettatto che passasse qualche mese dal matrimonio prima di cominciare l'attacco simultaneo.

"Beh, andesso che sei nei trenta il tempo comincia a stringere...."(WTF?!?)
"Ah ma che bella coppia siete, immagino che presto allargherete la famiglia,eh?"
"Vi conviene cercare una casa piu' grande, che ne avrete bisogno presto!"
"Guarda, fidati di me che sono vecchia, tu saresti una mamma fantastica, ne sono convinta!" (sorriso estasiato a seguire).

Ebbene si', lo ammetto. Mi avete convinta. Anche io adesso sono sicura che sarei una mamma fantastica, la migliore di tutte.

Fossi una tartaruga marina.



E' che questa strategia mammifera dei pochi ma buoni, ovvero dell'investire un sacco di risorse per crescere un numero limitato di figli, non mi ha mai convinta del tutto. Diciamo che anche io, come i rettili ed altri animali, preferisco la quantita' alla qualita'. Almeno assolvi al tuo compito evoluzionistico, gene e meme son contenti, e a te rimane comunque un sacco di tempo libero e nessuna sindrome depressiva da deprivazione di sonno.

Fossi una tartaruga, nei giorni precedenti al parto cercherei di trovare la spiaggia migliore per le mie nasciture ovette, possibilmente una protetta da ambientalisti, cosi' da dare almeno una possibilita' anche alle tartarughine che invece di puntare al mare sono incredibilmente attratte dalla vicina autostrada (c'e' sempre qualche perdente nato in ogni covata, bisogna rassegnarci).

Poi farei in modo di far coincidere la schiusa con una bella notte senza luna, almeno da rendere le piccole piu' invisibili possibile per eventuali predatori. Si' beh, si spera che poi non vengano schiacciate dai suddetti ambientalisti troppo zelanti, ma insomma, una povera tartaruga mica puo' pensare a tutto lei,eh!

Infine scaverei una buca nella sabbia, profonda ma non troppo, invisibile ma non troppo (sempre per i suddetti zelanti abbraccia-alberi), umida ma non troppo ed ovviamente con meno ostacoli possibili fra la buca ed il mare. Se proprio sono fortunata potrei pure trovare una posizione un po' rialzata dove deporre le uova, cosi' poi sarebbe tutta una discesa verso il mare.

Che madre premurosa sarei, non trovate?

E con quanto amore mi rivolgerei alla fila di uova appena deposte!

"Mi raccomando, piccole mie, fate le brave! Ricordate di correre verso l'acqua, non fermatevi a giocare con i paguri ed assolutamente non date confidenza ai gabbiani!
Le alghe fanno bene ma gli anemoni di mare rimangono indigesti.
Non fate tardi la sera, non cercate di cavalcare le onde finche' non avrete almeno 45 anni e non frequentate cattive compagnie. Si' intendo proprio pesci palla e squali martello. Si' lo so che possono affascinare le vostre giovani testoline, ma non sono personaggi raccomandabili. Molto meglio le murene e troverete le razze e le torpedini elettrizzanti, ve lo garantisco.
Mi raccomando fatevi pulire il carapace regolarmente, questi giovani d'oggi con tutte quelle colonie di cirripedi addosso non si possono davvero guardare.
E lontane dalle reti, che altrimenti ritrovarvi in una vaschetta con una palma di plastica in casa di un bambino brufoloso e antipatico e' un attimo! E finire giu' per lo sciacquone e' l'attimo successivo...
Beh, se poi qualcuna di voi riesce davvero a sopravvivere, io di solito un questo periodo sono a giro per qua, quindi passate a fare un saluto a mamma se siete nei dintorni, che mi fa piacere (purche' sia breve e non chiediate cibo).
Ok, io adesso vado che senno' perdo la marea giusta per i tropici tanto il mio compito di genitore e' finito...
Ricordatevi sempre che mamma vuole bene a tutte voi, anche a quelle che finiranno frittata tra poche ore (si' dico a voi due li' sul bordo), e che la vita e' semplice quanto la legge della Selezione Naturale: a chi tocca 'un pianga!"



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