venerdì, giugno 13, 2014

Di canzoni e acqua calda

E' verita' universalmente riconosciuta che noi esseri umani leghiamo indissolubilmente le nostre emozioni alla musica.

Come si evince anche dal suggestivo titolo di questo post (di cui vado ovviamente fiera), non ci penso lontanamente a mettermi a disquisire sul fatto di quanto certe canzoni, gia' dalle prime tre note, ti ripiombino anche a distanza di decenni nello stesso stato d'animo - positivo o negativo ma di sicuro potente - in cui l'avete ascoltate in un preciso momento della vostra vita.
Credo che abbiano fatto piu' saggi su questo argomento che sulla rotazione dei pianeti nel sistema solare.

Ovviamente c'e' questo fatto che la maggior parte delle volte in cui leghiamo piu' o meno inconsciamente un'esperienza ad una canzone, siamo alle prese con questioni di cuori, spesso e volentieri rotti. Alzi la mano chi fra noi non si ricorda la canzone che passavano alla radio quando l'abbiamo conosciuto e che rispecchiava cosi' bene la nostra storia, la canzone di quando abbiamo fatto l'amore per la prima volta, la canzone di quando lui ci ha detto che in realta' era innamorato di un'altra, la canzone di quando andavate a stalkerarlo di nascos e cosi' via.

(Io mi ricordo che all'epoca c'era questa canzone dei Tiro Mancino, Per me e' importante, che giusto trenta secondi fa mentre la stavo googlando mi ha dato ancora un po' di quel familiare senso di fastidio in fondo allo stomaco, ma all'epoca, e si parla di 10 anni fa, era capace di gettarmi in istantanee ed incontrollabili crisi di pianto. Ed io ce l'avevo sull'ipod, che ascoltavo rigorosamente in modalita' Shuffle. Perche' l'arte del farsi del male e' nobile, antica e va esercitata con maestria.)

Futili divagazioni a parte, per me una delle parti piu' belle di tutta la faccenda e' che non devono per forza esserci di mezzo delle questioni di cuore per far scattare l'alchimia canzone - momento indimenticabile. A volte ci capita di vivere questi giorni, o ore, o anche attimi in cui tutto sembra davvero perfetto cosi', indipendentemente dal nostro grado di felicita' o soddisfazione nella vita.
Quelli in cui ti viene da dire: "Ok, ora capisco perche' sono qui."
Sono momenti rarissimi, quasi unici, ma la stragrande maggioranza di noi li ha vissuti almeno una volta nella vita. E spesso, chissa' per quale coincidenza astrale, c'e' una canzone ad accompangnarli.
Ma.  (e qui scatta la parte piu' divertente)
Il semplice fatto che ovviamente non siamo noi a controllare cosa passi alla radio o nella mente di un dj quando uno di questi momenti perfetti accade, fa si' che spesso e volentieri ci si ritrovi con affibbiata ed indelebilmente marcata come fantastica nel nostro inconscio piu' profondo una canzone che in condizioni normali non ci sogneremmo manco sotto tortura di inserire nella nostra playlist.

Pero' ce l'avete tutti, nella vostra libreria ITunes, quella canzone li', lo vedo dal ghigno imbarazzato.
Ed  ammettetelo che, quando la riascoltate, in un locale, in macchina o al supermercato, vi ritrovate a sorridere beati e magari anche a muovere la testa a tempo incuranti degli sguardi perplessi che vi circondano.

L'altro venerdi' la mia l'hanno passata al pub mentre bevevo una birra con capi e colleghi. Ho iniziato inconsciamente a oscillare la testa a ritmo e mi sono un'attimo estraniata dalla conversazione. Ovviamente, dopo che un sufficiente numero dei sopracitati sguardi perplessi mi ha riportato alla realta', ho dovuto spiegare cosa mi ricordasse quella canzone e perche' mi piacesse cosi' tanto...e, in maniera un po' sorprendente, tutti si sono uniti al discorso con entusiasmo tirando fuori le loro canzoni 'imbarazzanti' legate ai loro momenti felici: il falo' sulla spiaggia da ragazzini con tanto di chitarra e canzoni stonate, il giorno che i genitori li portarono a fare il bbq da piccoli nella piscina all'aperto e alla radio passavano sempre quella canzone, il viaggio in treno zaino in spalla verso Praga quella notte di troppi anni fa...

(o il momento di una festa Erasmus in Grecia, dove ci ritrovammo abbracciati in circolo, italiani, cecoslovacchi, spagnoli, francesi e rumeni; giovani, felici, ebbri e liberi. Profondamente diversi ma stretti insieme in quel preciso istante ad urlare a squarciagola "It's my life! And it's now or never...Ain't gonna live for ever!")

E la serata e' finita cosi', con tutti ad esibire il nostro miglior sorrisone bambinesco e lo sguardo un po' meno a fuoco, intenti come si era a rivivere quel nostro momento perfetto mentre lo raccontavamo agli altri. E tu poi ci ripensi e ti rendi conto di quanto la verita' universale citata ad inizio post sia veramente 'universale'. Metti insieme persone di cultura, eta', esperienza di vita molto diverse fra loro e stai pur sicura che condivideranno almeno un elementare ma incredibile aspetto dell'essere umani: l'inafferrabile legame fra note ed emozioni.
Beh, cose del genere valgono bene una playlist non proprio perfetta, non credete?


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