giovedì, ottobre 16, 2014

Indovina chi viene ai...Comites

(Attenzione: post lungo, noioso ed a tratti contraddittorio. Un po' come il mio cervello, insomma.)

Mah.

Antefatto: ad agosto arriva il nuovo ambasciatore nella nostra terra di mezzo: giovane, energico, gay...una ventata di modernità che in queste lande abituate a vecchi rattusi (cit.) viene accolta meglio di una giornata di sole qui a Welly.

Solo che sta ventata qui, dato che e' appunto giovane ed energica, decide di dare una scossa alla sonnolenta comunità italiana annunciandole che - udite udite - siccome e' composta da più di 3000 unita' residenti ed iscritte a quel misterioso librone chiamato AIRE, allora ha diritto ad eleggere il suo personalissimo COM.IT.ES.

Eccheccasse'? direte voi anime candide. Bene, sappiate che non siete l'uniche ad esserselo chiesto. Il sito dell'ambasciata rilascia questa definizione illuminante: I COMITES, in collaborazione, oltre che con le Autorità consolari, anche con le Regioni e le autonomie locali nonché con Enti e Associazioni operanti nella circoscrizione consolare, promuovono, nell'interesse della collettività italiana residente nella circoscrizione, tutte quelle iniziative ritenute opportune in materia di vita sociale e culturale, assistenza sociale e scolastica, formazione professionale, settore ricreativo e tempo libero.

Eh lo so, la supercazzola del Conte Mascetti aveva più senso.
Inoltre, chiedendo a Google, si viene pure a sapere che il governo italiano - si' quello a cui voi lassù pagate le tasse - ha stanziato cica 7 milioni di euro per questi comitati.
E sempre l'onniscente Google ci informa che questi comitati di cittadini all'estero dovrebbero essere rinnovati ogni 5 anni, ma sono più di 10 che nessuno ha indetto elezioni.
Le due nozioni ti fanno balzare alla testa parole poco simpatiche come inutile e costoso, tanto per dire le prime posizionate.

Pero'.
Perche' c'e' sempre un pero' nelle storie che si rispettino.


E in questo caso il pero' e' che sarebbe bello vedere dei comuni cittadini all'estero che decidono di dedicare gratuitamente il loro tempo in qualcosa che promuove l'etica civile ed il bene della collettività. Quindi la vostra zitella dentro decide che in fondo la cosa si può rivelare più interessante del previsto e prova a dargli credito, incoraggiamento e tutti i pensieri positivi possibili per quei coraggiosi che decidono di sacrificare il proprio tempo libero e candidarsi.

Ora, cosa sarebbe la prima cosa che fareste voi se voleste partecipare o candidarvi per uno di questi comitati? Pensateci.

Io, personalmente, mi presenterei in ambasciata e chiederei allo sfavillante nuovo ambasciatore un paio di cose che mi sembrano un attimo importanti. Del tipo: cosa dovrei eventualmente fare? mi serve una preparazione, chessò, sulle leggi dell'immigrazione? quanto tempo mi potrebbe prendere questo incarico? se gli eletti vengono da tutta la Nuova Zelanda, ogni quanto ci troviamo, che sede abbiamo, chi paga il tutto?Ma sopratuttto, ribadisco, cosa davvero dovrei fare?

Non so, sarò proprio fatta male io, ma a me queste domande mi sembrano il minimo.

E quindi, in uno slancio di anomala partecipazione civile, ho deciso di farle davvero ed ho scritto una bella letterina all'ambasciata. Letterina che ovviamente e' ancora li' che giace nella loro cartella di posta in arrivo (ma piu' probabilmente spam o cestino) senza che le domande affidate all'etere abbiano avuto risposte ufficiali. Ma, cosa ancora piu' anomala, decido di non mollare questa voglia di capirci qualcosa e provo a vedere se qualcuno mi sa rispondere sui vari gruppi di italiani nella terra di mezzo che ci sono su facebook.

Qui scopro che diverse persone che conosco e stimo hanno deciso di candidarsi per questi comitati e poveretti stanno faticando piu' del mitico Ercole in una lotta contro il tempo e la burocrazia per poter presentare e convalidare le varie liste di candidati (liste che hanno dovuto metter su e far approvare in una settimana e che necessitano di almeno 100 firme prima della fine del mese per essere candidabili...tanto per farla facile,eh!). Tanto di cappello all'enorme impegno che stanno mettendoci.

Pero'.
Eh lo so, questa storia comncia ad avere un po' troppi pero'.

Pero' quando chiedo di spiegarmi compiti e dettagli di questo comitato, ecco che dilaga l'imbarazzo.
Si va da risposte vaghe ma sensate dello stampo "E' una cosa nuova anche per noi, non abbiamo avuto tempo di pensarci che prima dobbiamo correre per far approvare le liste, ma una volta fatto questo chiediamo e vi diciamo" (ok, capisco, ma voi davvero vi candidate senza sapere cosa dovreste andare a fare?) a risposte gia' da comizio sulla cassa di verdura rovesciata:"E' un'occasione unica per far sentire finalmente la nostra Voce (si', scritta in maiuscolo)! Siamo 14 guerrieri (sic.) che lotteranno per i concittadini in Nuova Zelanda!" (eh, vabbe' manco la commento questa) fino alla forse piu' sincera di tutti:"Smettete di commentare inutilmente e dare 'saggi consigli...' " (in cui, quando ho fatto notare che magari il far domande e dare consigli e' segno di interesse, mi son pure presa della gallina criticona e si', avete indovinato, questa persona il mio voto se l'e' giocato peggio di un ubriaco al videopoker, pero' la sincerita' va sempre apprezzata, dai).

Insomma, s'e' scatenata la bagarre pure nella terra di mezzo. Improvvisamente gente che se n'era venuta via per non aver piu' a che fare col governo italiano si riscopre paladina dei diritti civili, altri che sono qui da pochi mesi si buttano a capofitto nell'impresa per poter cambiare le cose, ma non sa bene quali, altri ancora chiaramente la stanno usando come vetrina o ci son stati trascinati senza saper bene il perche'.
Parrebbe quasi che l'importante sia correre per quella posizione manco fosse la finale del gioco delle sedie nella festa delle medie. E poco importa se non si abbia la minima idea di cosa si dovra' fare per i prossimi cinque anni, vedrai che prima o poi si scoprira'. Intanto votateci, per favore.

Vabbe', io rimango con i miei dubbi su tutta la faccenda.
Soprattutto a riguardo di un'ambasciata che si sara' anche rinnovata ma che non e' ancora capace di fornire due o tre informazioni utili neanche quando ti chiede di collaborare con lei.

Pero' (giuro, questo e' proprio l'ultimo dei miei pero') quello che so di sicuro e' che bravissime persone - ed alcune di loro le considero amiche e ci sono affezionata - hanno deciso di partecipare a questi comites ed almeno posso contare sul fatto che loro ci metteranno tutte le migliori intenzioni e tutto il loro entusiasmo per convertire questa baracconata in qualcosa di utile.
Percio' mi voglio fidare di loro e dare la mia firma alla loro lista, sperando fortemente che non sia quello spreco di soldi e tempo che temo, ma un ottimo esempio di partecipazione civile.

Dai, che magari e' la volta buona in cui possiamo finalmente dimostrare che in fondo noi italiani non siamo cosi' ingovernabili...(#crediamocitutti!)


2 commenti:

Alessandra ha detto...

Ciao,

Grazie per l'articolo. Sono una dei candidati di Auckland-Chch e da quello che abbiamo capito noi i rappresentanti dei Comites dovranno fare quello che serve, non quello che vogliono. Gratis.

Comunque mi piacerebbe spiegarti di più, ma magari per email o PM, o mi sa che mi prendo troppo spazio qui :-).

Ciao
A.

Anonimo ha detto...

non credo sia del tutto gratis. cioe` e` tutto gratis per gli eletti non per quei fessi che pagano le tasse laggiu in Italia (silenzio mi raccomando, speriamo che non lo vengano a sapere...) fra le altre cose il comites ha diritto a un segretario alle sue dipendenze...pagato con i soldi dei contribuenti italiani (quindi non dagli eletti o dagli elettori del comites). dai forza, chi assumiamo?

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