martedì, marzo 10, 2015

Get Wild!

ovvero la storia di come il Kiwiterranean team (2 kiwi foraggiatori + 2 italiani "cucinatori") in maniera quasi del tutto casuale si sia portato a casa sette aragoste, una bottiglia di champagne, un cappello figherrimo, due pacchi di caffe' e pure un voucher per un ristorante.

Ebbene si', popolo del web: la zittella e lo stregone hanno partecipato ad una competizione culinaria (alquanto particolare) e hanno vinto un premio!
okkey okkey, uno di quelli secondari, ma oh, eravamo in competizione anche con veri chef...mica cotiche qui. Anzi si', beh, magari c'erano pure le cotiche in questo caso. Comunque non nel nostro piatto.

Tensione pura



La cosa e' nata per caso: ogni anno si tiene ad Eastbourne uno degli eventi del Local Wild Food Challenge, dato che l'organizzatore e' nato qui ed e' amico di vari colleghi (ad Eastbourne altro che 7 gradi di separazione, non ce n'e' manco uno!). E' gia' un paio d'anni che chiedono di partecipare pure a noi. In fondo l'entrata e' gratuita, l'ambiente - da buona manifestazione kiwi - rilassato e divertente e a noi piace cucinare...l'unica regola e' avere almeno un ingrediente selvatico nel piatto. Facile no?
No. Noi non andiamo a pesca, ovviamente non cacciamo, non conosciamo i funghi e le verdure selvatiche di qui e ce la caviamo poco pure con le bacche. Insomma, per partecipare ci voleva un aiuto piu' concreto. E pure una buona idea.

L'autrice della buona idea

L'aiuto concreto (e in ritardo)
Quindi, una mattina qualsiasi in ufficio, chiamo Liz nell'altra stanza e le faccio: 'Ohi Liz, ma voi partecipate quest'anno al Wild Food?' 'Si' e ci ho pure un paio d'idee interessanti in testa...'
'Figo! Posso unirmi?' 'Sweet as!'
(* che in slang kiwi sta per 'che bella cosa, sono totalmente d'accordo con te')

Quindi siamo passati alla fase 2: che si propone? Beh, diciamo che alla fine ci siamo fatti prendere un po' la mano...Liz, autrice originale dell'idea voleva cucinare i 'famosi'(?!) granchi di sabbia che si pescano dal pontile di Days Bay e magari delle aringhe, che di solito pure loro bazzicano il fondale sotto il pontile. A Bill, l'eroico marito, e' stato affidato il compito di procurarsi granchi e pesci.  NO PRESSURE.
il nostro ingrediente Wild
Da li' l'idea: ho un suocero pensionato che e' un mago con il legno...usiamolo! Facciamogli costruire un pontile in miniatura come quello di Days Bay! e poi magari il piatto lo possiamo fare tipo diviso fra mare e spiaggia...col cous cous a fare da spiaggia e il mare...il mare...mmhmm...
'Il mare lo facciamo con la gelatina colorata!' Irrompe lo stregone in piena frenesia da concorso.
'E le onde le facciamo con la spuma di limone!' rilancia la Zittella che in quanto a frenesia da concorso non si vuol certo far battere da nessuno.

Da li' a creare il menu e' stata tutta discesa (beh, apparte qualche piccolo contrattempo dovuto al cambio al volo dalle piu' pregiate aringhette agli sconosciuti - ed alquanto insapori - 'spotties', che l'eroico Bill solo quelli era riuscito a catturare quasi affogando sotto il pontile...):
- mousse di granchio in conchiglia
- ravioli di pesce pescato nel golfo con sugo di granchio
- spotties fritti con insalatina di pomodori ed erbette del giardino
- tocco finale: il primo limoncello distillato in casa dallo Stregone

E qui quello che ne e' venuto fuori:

ta-dan!
#orgoglio Kiwiterranean
L'e' piaciuto il cicchetto signora giudice,eh?
Alla fine, ignari dei risultati e piuttosto stanchini ce ne siamo tornati a casa. Il piatto c'era sembrato bello, ma dopo aver scoperto che partecipavano anche degli chef professionisti, avevamo quel giusto di speranze per un premio. Invece verso le 20.30 arriva un messaggio dalla mia super capa Michelle (anche lei li' a fare il tifo per noi): "OMG (oh mio dio)!! Avete vinto un cesto piedo di aragoste!!!"
Tempo di accertarmi che non fosse uno scherzo e ci siamo fondati in macchina direzione pub, dove mi aspettava il mio nuovo animale domestico. Ragazzi, vi presento Augusta l'Aragosta:

Prego notare anche il cappello uberfigo, parte del premio
In tutti i suoi 50 cm di splendore:

perche' le dimensioni contano.

E quindi, come tutte le storie che si rispettino, tutto e' finito in una bella scorpacciata a base di aragoste e champagne per il glorioso Kiwiterranean team...e gia' fioccano idee per il prossimo anno...

...e buon appetito a noi!


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