mercoledì, maggio 20, 2015

Con il nastro rosa


E' difficile scrivere in un post le fortissime emozioni che si provano in una mattinata di festa come quella che abbiamo vissuto sabato.

Prima di tutto ci sono i preparativi, che sono lunghi e a volte laboriosi, perche' vanno fatti nei ritagli di tempo che si trovano durante il giorno, perche' all'inizio ci credi poco pure tu, perche' non ti sembra possibile che la gente ti regali i suoi prodotti ed il suo tempo, condividendo il tuo entusiasmo in cio' che fai.






Poi c'e' il battage pubblicitario, dove ti senti quasi una Vanna Marchi della beneficienza, intasando le caselle email ed i social network con il tuo poster rosa che chiede a tutti aiuto per salvare le tette.


E ci sono millemila cose da ricordare ed organizzare e man mano che il giorno si avvicina aumentano le sere passate ai fornelli e le visite al supermercato.


Ad un tratto poi, ti rendi conto che la colazione sara' il prossimo weekend ed inizi a correre, organizzando le ultime cose e pregando perche' le previsioni del meteo migliorino, mentre da ogni dove continuano ad arrivare tanti e preziosi aiuti.

La tensione cresce costantemente: che succede se poi la gente non viene? Tutto questo ben di dio donato e se poi siamo solo 4 gatti? Come si fa a fare l'asta se siamo in pochi? Piaceranno i biscotti, gli olii, i sottopiatti in vendita? E gli oggetti dell'asta, riusciremo a venderli tutti? Oddio, non ho preparato il discorso!!!



Finche' ti ritrovi la sera prima, esausta ma super carica, la tensione che ti molla un poco, perche' tanto ormai e' andata, c'e' solo da aspettare il giorno dopo. In casa la famiglia e gli amici che ti aiutano ad impacchettare, infiocchettare e ancora cucinare...poi spegni le luci e vai a letto.

Ed arriva la mattina della colazione. E' tutta una corsa, e sempre e comunque hai tanti amici intorno a te a prepare, mettere le decorazioni, imbellire i tavoli, farti un sorriso.


Tutto e' pronto. Per un momento c'e' il silenzio, ci guardiamo in attesa.
E poi ecco che comincia ad arrivare la gente. Gente bellissima che porta ancora altri doni ed altro cibo, che compra felice biscotti e biglietti della lotteria, che si combatte a suon di risate e rialzi ogni singola cosa messa all'asta.
E' una festa. Le donne che chiacchierano e ridono. i bambini che si divertono con la sabbia di Ginelle e gli uomini...nascosti in cucina!


E tu sei li con la pelle d'oca, perche' non sai bene come hai fatto a ricevere cosi' tanto aiuto e soprattutto tutta questa felicita' che ti sta intorno. Molte se ne vanno ringraziandoti della bella mattinata, portandosi via non solo i doni che si sono comprate od hanno vinto, ma soprattutto un bel sorriso stampato in faccia.

Ti dicono che e' merito tuo, tutto cio', ma tu sai che non e' vero: che tu una cosa del genere non saresti mai stata capace di farla da sola, che c'e' il lavoro, la passione e la generosita' di molti - alcuni anche sconosciuti - dietro tutto questo.

Tutto finisce, si mette a posto e si va casa, ma tu sei ancora felice. Una felicita' di quelle belle, che durano a lungo, che ti fanno rivedere in un'ottica diversa i banali problemi di tutti i giorni.
Fare del bene e' terapeutico e soprattutto ti fa ritrovare la fiducia nel genere umano...provate anche voi!

piu' di 2000 dollari raccolti. Che bella giornata!




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